n. 120 del 15 maggio 2008
Comunicato stampa n. 120/2008 di giovedì 15 maggio 2008 | |
Dopo Torino, le Eum nelle grandi librerie on-line | |
Le Eum (Edizioni Università di Macerata) hanno attirato a Torino l’interesse non solo dei lettori, ma anche dei grandi distributori.
Cliccare sull'immagine per ingrandirla La Dea Store, infatti, uno dei maggiori distributori on-line a livello internazionale, ha inserito nel proprio catalogo i titoli della casa editrice dell’Ateneo, andando ad affiancare Internet Bookshop e libreriauniversitaria.it nell’attenzione dimostrata verso questa nuova realtà del mondo editoriale, tramite la promozione e la diffusione delle opere con il marchio Eum. Oltre ai colossi della rete, molti sono stati i contatti concreti anche con i distributori tradizionali. Estremamente positivi anche i risultati sul versante del grande pubblico: le vendite sono quadruplicate nel corso dei cinque giorni della fiera rispetto allo scorso anno, il primo in cui le Eum sono state presenti con un proprio stand. Le preferenze dei lettori si sono equamente distribuite tra la due linee editoriali, “eum>”, dedicata a docenti già affermati, e “eum x”, riservata, invece, a giovani ricercatori, assegnisti o dottori di ricerca. Il risultato dimostra che l’interesse è, dunque, direttamente proporzionale alla crescita del catalogo, che annovera già più di 80 titoli. Non sono mancati i vip tra i visitatori dello stand: Marco Travaglio, Luciana Litizzetto, Bruno Gambarotta. Sono stati presi contatti anche il conduttore della trasmissione di Radio Rai 3 “Fahrenheit”, dedicata al mondo dei libri, Marino Sinibaldi, che ha detto di aspettare alcuni volumi dell’Eum per recensirli. Molti sono stati anche i docenti di altri atenei che vedono nelle Eum un buon canale per le proprie opere di ricerca. Un dato che conferma una strada già aperta da professori di quattro università – quelle di Torino, della Basilicata e della Puglia insieme alla Cattolica di Milano – che hanno già pubblicato con Eum. “E’ molto importante – ha spiegato Luigi Lacchè, presidente delle Eum, durante la presentazione moderata dal giornalista Rai Giancarlo Trapanese – perseguire nel tempo un progetto, per poter entrare in un mercato così complesso come quello italiano”. Se le maggiori università statunitensi hanno una propria casa editrice già da centinaia di anni, in Italia il fenomeno si sta diffondendo solo negli ultimi tempi. “Ritengo – è stata la riflessione di Giuseppe Luppino, direttore delle Eum – che questo sia dovuto al monopolio esercitato sulle riviste scientifiche dai grandi editori e dai grandi stampatori, nonché da una scarsa fiducia iniziale dei docenti. Ma ora abbiamo richieste anche da professori non del nostro ateneo e vogliamo porci come punto di riferimento per la pubblicazioni di riviste culturali da parte delle istituzioni locali”. |