Cliccare sull'immagine per ingrandirla Riscoprire un'importante pagina dell'Umanesimo nelle Marche, sottolineando gli importanti legami trans-adriatici della regione. Questo l'obiettivo del convegno internazionale nato dalla collaborazione tra la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Macerata e l'Academia Elpidiana di studi storici dedicato alla figura di "Tideo Acciarini, maestro e umanista fra Italia e Dalmazia" in programma per il 21 e 22 ottobre. Nato a Sant'Elpidio tra il 1430 e il 1440 e morto dopo il 1490, rettore delle scuole di umanità a Spalato, a Zara, a Ragusa, Acciarini ebbe fra i suoi allievi il filosofo Bernardino Telesio e Giovanni Parrasio, i figli di Alessandro Sforza, gli umanisti dalmati E. L. Cerva, Giacomo Bona e Marco Marulo, considerata il "Dante croato". Dalla Dalmazia si trasferì a Montesanto nelle Marche e, forse, a Cosenza. Si hanno di lui dei Carmina in onore degli Sforza e l'operetta De animorum medicamentis, composto per Giovanni delle Asturie, padre di Isabella regina di Castiglia. "Questa collaborazione – ha spiegato in conferenza stampa il preside della Facoltà Gianfranco Paci – permette il recupero di una figura di primo piano del nostro territorio". "Acciarini è stato un importante protagonista della cultura italiana" ha ribadito il presidente dell'Academia Giovanni Martinelli, ricordando il concomitante ventennale dell'associazione. "Questo convegno rappresenta anche un'occasione per incentivare l'attività di ricerca e di studio sugli ambienti culturali e i personaggi del territorio. Esiste molto materiale documentario, che però è scarsamente utilizzato", ha detto Silvia Fiaschi, professoressa di letteratura umanistica della Facoltà e componente del comitato scientifico e organizzatore dell'iniziativa. La docente durante il convegno, che si svolgerà il primo giorno a Macerata, nell'Antica biblioteca dell'Ateneo, e il secondo giorno al teatro "Luigi Cicconi" di Sant'Elpidio a Mare, parlerà del legame tra Acciarini e Poliziano, partendo da uno scambio epistolare tra i due umanisti. "Acciarini rappresenta il punto di intersezione tra i percorsi culturali quattrocenteschi italiani". Interverranno anche Sante Graciotti, autorevole linguista e slavista, professore emerito della Sapienza di Roma; Smiljka Malinar, dell'Università di Zagabria, e Gabriella Albanese, dell'Università di Pisa. A Mariarosa Cortesi, docente dell'Università di Pavia, è stato, invece, affidato il compito di illustrare la figura di Tideo Acciarini a un pubblico anche di non addetti al teatro di Sant'Elpidio. |