n. 91 del 06 giugno 2011
Comunicato stampa n. 91/2011 di lunedì 06 giugno 2011 | |
Italia e Cina a confronto: esperti di economia si riuniscono all'università per una giornata di studio sulle relazioni tra i due paesi | |
Italia e Cina a confronto. Sotto il profilo commerciale, l’aspetto giuridico e la sfera intellettuale. Un faccia a faccia a tutto tondo, dunque, quello che emergerà dalla sala convegni dell’Università di Jesi, mercoledì 8 giugno, grazie al seminario “Italia e Cina: integrazione tra economia, diritto ed impresa - Alla ricerca di un linguaggio comune”. Una giornata intera dedicata al ruolo del diritto nell’integrazione tra i due Paesi (inizio lavori alle ore 9.30, fine delle discussioni prevista per le ore 18 circa) che è stata programmata con l’obiettivo di catturare l’attenzione di esperti del settore ma anche accademici, studiosi, operatori economici e del diritto, studenti e cittadini interessati. “L’attenzione verso questa problematica – spiega la coordinatrice dell’evento, prof.ssa Francesca Spigarelli dell’Università di Macerata - è legata sia agli interessi di ricerca di alcuni membri del Dipartimento presente a Jesi, sia alla grande attualità del tema sul piano sia scientifico, sia operativo per le imprese delle riforme che stanno toccando il diritto societario, commerciale e penale cinese”. Le relazioni, proposte dai principali esperti nazionali sia accademici sia professionisti, consentiranno di tracciare una panoramica sia sullo stato degli investimenti italiani in Cina e cinesi in Italia, sia sulle criticità e sulle problematiche che le imprese italiane si trovano ad affrontare sul piano del diritto societario e della proprietà intellettuale, date le differenze tra ordinamento nazionale e cinese. All’analisi degli accademici si affiancheranno le relazioni di esperti professionisti legali che esamineranno casi operativi di rilevante interesse, come Brembo e Ariston. Il convegno, promosso dalla Fondazione Angelo Colocci e dall’Università di Macerata, è realizzato con il patrocinio di Inta (International trade mark association) e della Fondazione Italia Cina.
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