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n. 159 del 24 luglio 2008

Comunicato stampa n. 159/2008 di giovedì 24 luglio 2008

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Ateneo, finanziamenti da record per la ricerca
Importante riconoscimento per l'attività di ricerca dell'Università di Macerata: il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca finanzierà ben sei Prin (Programmi di ricerca di interesse nazionale) coordinati da altrettanti docenti dell'Ateneo.
 
E' un risultato prestigioso, soprattutto se confrontato con quelli ottenuti da altre Università di dimensioni simili: tre progetti per la Luiss-Roma, sei per l'Università della Calabria, tre per Camerino, due per Chieti-Pescara, quattro per Ferrara, due per Foggia, quattro per L'Aquila, tre per la Politecnica delle Marche, otto per l'Università del Salento, due per Teramo, quattro per la Tuscia, sette per Urbino. Il Finanziamento ai Prin, giunto quest'anno in ritardo, rappresenta il più importante contributo dello Stato alla ricerca scientifica e tecnologica e, quindi, un'occasione molto significativa di verifica.
 
Roberto Sani.jpg"Siamo molto soddisfatti – commenta il rettore dell'ateneo maceratese Roberto Sani -. La nostra università è tra quelle, di queste dimensioni, con più progetti finanziati, anche se noi non conduciamo ricerche scientifiche-tecnologiche o mediche. Questi sono dati concreti rispetto a certe recenti classifiche fondate su parametri eccentrici, che non tengono conto della complessità del mondo accademico e mettono sullo stesso piano realtà non assimilabili.
 
Ad essere finanziati sono stati i progetti: "Educazione alla democrazia e alla cittadinanza" coordinato da Michele Corsi, "Perpetue appendici e codicilli alle leggi italiane" coordinato da Luigi Lacchè, "La metafisica tra a priori e a posteriori" coordinato da Francesco Orilia, "Gregorio di Nazianzo in Occidente. II. Traduzioni, edizioni e commenti nei secoli XVII-XIX" coordinato da Roberto Palla, "Nuovi bisogni di salute e servizi alla persona" coordinato da Emmanuele Pavolini e "Il governo del popolo" coordinato da Luca Scuccimarra.
 
Michele Corsi.jpg"Nel nostro progetto sono coinvolte cinque unità – spiega Michele Corsi, preside della Facoltà di Scienze della formazione e docente di Pedagogia generale e sociale -. Una, locale, fa capo alla Facoltà di Scienze della formazione; le altre alle Università Cattolica del Sacro Cuore, coordinata da Luigi Pati, di Siena, coordinata da Sira Serenella Macchietti, di Bologna, coordinata da Maria Teresa Moscato, e della Calabria, coordinata da Maria Luisa Ronconi. Tenendo conto che sono stati finanziati solo tre progetti in tutta Italia nell'Area pedagogica propria, questo risultato ancora di più conferisce prestigio al nostro gruppo di lavoro, alla Facoltà di Scienze della Formazione e all'Ateneo tutto. Per la Facoltà, infine, questo riconoscimento nel campo della ricerca si aggiunge a quelli già ottenuti sul piano delle didattica e dei servizi, che ci vedono quarti in Italia secondo la classifica Censis-La Repubblica".
 
Luigi Lacche.jpg"Ora – aggiunge Luigi Lacchè, prorettore dell'Ateneo e docente di Storia del diritto - bisognerà vedere anche i risultati dei progetti approvati dove figurano altri nostri docenti, anche se non come coordinatori nazionali. Personalmente, sono molto soddisfatto, perché quello da me coordinato è il secondo Prin finanziato di un gruppo di ricerca nazionale molto coeso e brillante. Vengono, dunque, confermate la bontà degli studi storico-giuridici e una tradizione che ha visto per molti anni Mario Sbriccoli coordinatore di progetti finanziati".
 
Orilia_rid1.jpg“Il nostro – dice Francesco Orilia, docente di Filosofia e teoria dei linguaggi - è un gruppo di lavoro nuovo, dagli interessi piuttosto omogenei, composto da unità che fanno riferimento agli atenei di Urbino, L’Aquila e Sassari. Speriamo ora, grazie anche a questo finanziamento, di riuscire a portare avanti le nostre ricerche basate sul dialogo tra la filosofia e le discipline empiriche come, ad esempio, la fisica”.
 
“Il progetto finanziato – informa Roberto Palla, docente di Letteratura cristiana antica- prevede una sola unità operativa, di cui fanno parte, con un'unica eccezione, tutti i membri dell'Istituto di Filologia classica "Carlo Tibiletti", i giovani studiosi che lavorano, a vario titolo, all'interno di esso e alcuni colleghi di altre Università, docenti del Dottorato di ricerca attivo presso l'Istituto. Accanto al Dottorato stesso e al Centro internazionale di Studi su "Poesia greca e latina in età tardoantica e medievale", che sta già organizzando il quinto convegno triennale, per la seconda volta nella prestigiosa sede dell'Österreichische Akademie der Wissenschaften di Vienna, il nuovo finanziamento ottenuto (per proseguire una ricerca già cofinanziata dal Miur) mi sembra attestare la vitalità del nostro Istituto”.
 
"E' un ottimo risultato – è il bilancio di Emmanuele Pavolini, docente di Sociologia dell’organizzazione -, per un progetto, come il nostro, di elevata complessità, incentrato sul mondo della sanità e del welfare territoriale considerato sotto tre dimensioni: i modelli organizzativi, gli aspetti istituzionali e i profili professionali. I gruppi di lavoro fanno riferimento ad atenei delle Marche, della Calabria, della Lombardia e del Piemonte, ma la nostra ricerca sarà estesa alle altre regioni, per capire come si stanno trasformando i servizi socio-sanitari in Italia. E' un progetto fortemente multidisciplinare, che coinvolge sociologi, giuristi, politologi, medici, aziendalismi e un istituto nazionale come l'Irca, per il ricovero e cura degli anziani, che ha sede nelle Marche".
 
 
"Si tratta della prosecuzione di un precedente Prin – rende noto Luca Scuccimarra, docente di Storia delle dottrine politiche – che coinvolge altri importanti atenei ed è già sfociato in una serie di pubblicazioni. E', quindi, un riconoscimento della validità dei risultati finora ottenuti. Grazie alle nuove risorse assegnateci, dopo aver studiato l’evoluzione del “discorso sul popolo” in un arco temporale che va dal '500 al '700, proseguiremo analizzando il processo di fondazione teorico-concettuale dei moderni sistemi democratico-rappresentativi tra l’inizio dell'800 e la Prima guerra mondiale". 

 

 

 

 

 

 


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