n. 158 del 23 luglio 2008
Comunicato stampa n. 158/2008 di mercoledì 23 luglio 2008 | |
UniMc, centro di studi sull'elearning | |
L’evoluzione e il grande impatto del web 2.0 in rete hanno posto nuovi orizzonti e, allo stesso tempo, creato nuovi problemi per l’e-learning. Su questi temi sta giocando un ruolo di primo piano l'Università di Macerata dove si è svolto la scorsa settimana un Seminario di aggiornamento sul tema “Dal web 2.0 al web 3.0. Semantic web, knowledge management per l’e-learning”, organizzato dal Ciem (il Centro per l’informatica, l’elearning e la multimedialità dell’Ateneo). L’incontro, coordinato dal direttore del Ciem Pier Giuseppe Rossi e mirante ad analizzare lo stato dell’arte nel settore, presentando anche i risultati di ricerche e sperimentazioni in atto, è stato promosso in collaborazione con le Università di Camerino, Palermo e Udine e ha visto la partecipazione dei professori Vincenzo Cannella, Paolo Casoto, Antonina Dattolo, Paolo Omero, Attilio Pedrazzoli, Roberto Pirrone, Nirmala Pudota, Giuseppe Russo, Carlo Tasso. Da un punto di vista didattico – è emerso durante i due giorni di studio - si è aperta la diatriba tra formale ed informale: il tentativo di molti autori di ridurre l’e-learning ai Personal Learning Environment appare, infatti, riduttivo. Inoltre, la grande quantità di materiali prodotti dai soggetti, anche tramite i tool del web 2.0, (blog, wiki, ecc.) pone nuove esigenze, dal come gestire, organizzare, riutilizzare i materiali ai modi in cui questi tool modificano il lavoro stesso e i percorsi logici e creativi. In generale, sembra che un'applicazione degli oggetti del semantic web e del knowledge management all’e-learning possa aprire nuove strade di ricerca e di sperimentazione per garantire un e-learning di qualità. La nuova alleanza tra e-learning e knowledge management deve permettere di costruire sistemi autopoietici, che possano tener conto dell’evoluzione del soggetto e del contesto durante il processo formativo e, quindi, essere capaci di auto modificarsi nel tempo, adattando i percorsi in itinere e supportando il soggetto nelle scelte. Gli obiettivi delle nuove sperimentazioni dovrebbero, perciò, spaziare dallo sviluppo di sistemi contestuali e semantici per acquisire, classificare e condividere la conoscenza presente nei contenuti multimediali e su Web; al supporto del lavoro degli studenti, proponendo tool per la combinazione dei materiali e la produzione di artefatti, all’elaborazione di spazi personali per raccogliere materiali selezionati e riflessioni (ePortfolio) e supportate da organizzazioni reticolari dei materiali stessi (mappe dinamiche). |