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n. 40 del 04 marzo 2008

Comunicato stampa n. 40/2008 di matedì 04 marzo 2008

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Inaugurazione dell'anno accademico 2007-2008

"Chi vuole vedere un modello di come un sistema universitario funzioni, di come un'università media stia crescendo, di come sia stato applicato il sistema di creazione della piramide di docenti e come il personale tecnico amministrativo abbia acquisito un ruolo forte, per chi vuole vedere come ci sia una cooperazione stretta tra il potere amministrativo e politico locale e il sistema universitario vada a Macerata".

 

inaugura_LenziSani.jpgCon queste parole il presidente del Consiglio universitario nazionale Andrea Lenzi ha suggellato la cerimonia di inaugurazione del 718° anno accademico dell'Università di Macerata che si è svolta questa mattina nell'Auditorium San Paolo.

L'impulso dato alla ricerca scientifica, con un cospicuo numero di progetti che hanno ottenuto il finanziamento della Comunità Europea; il rafforzamento del corpo docente, cresciuto numericamente ma ringiovanito – l'età media è scesa in un lustro dai 56 ai 40 anni -, e del personale tecnico amministrativo – oltre 120 nuovi assunti in tre anni -; il forte impulso impresso all'alta formazione, che sfocerà nell'apertura della Scuola di Studi Superiori già nell’anno accademico 2008-2009 anche grazie al sostegno finanziario della Fondazione Carima e all'interesse dimostrato da altre importanti realtà produttive, finanziarie e istituzionali marchigiane; la predisposizione di un'offerta didattica già rispondente ai requisiti stabiliti dalla recente riforma del ministro Mussi; il conseguimento – tra i primissimi Atenei in Italia - della Certificazione globale di qualità Iso 9001 sono questi gli ultimi obiettivi centrati dall'Università di Macerata che il rettore Roberto Sani ha ricordato nel corso del suo discorso inaugurale.La predisposizione del Bilancio sociale, di un efficace Sistema di controllo di gestione e di un Sistema di monitoraggio della ricerca scientifica per verificare i livelli di rispondenza della stessa ai parametri di valutazione fissati dal Mur saranno i prossimi passi da compiere.

Senza dimenticare il rapporto con il sistema sociale ed economico locale. "Anche nel corso del 2007 il nostro Ateneo ha promosso iniziative destinate ad alimentare un’effettiva crescita del nostro Territorio e dei sistemi produttivi locali", ha ribadito Sani, ricordando il contributo offerto dall’Ateneo alla stesura del Piano di Sviluppo della Provincia di Macerata e la promozione dell'Inno Tecno 2050, la società per l'innovazione, poi sciolta, formata dai due Atenei di Macerata e di Camerino, da Banca Marche, Provincia di Macerata, Fondazione Carima e Camera di Commercio. "Diversi interlocutori hanno accennato all’opportunità di recuperare questa iniziativa e noi siamo pronti ad avviare forme di collaborazione per rilanciare quello stesso spirito di coesione e d’impegno emerso in origine", ha sottolineato il rettore, che ha posto un'ulteriore questione di fondo: "A fronte della estrema complessità e delle cospicue dimensioni dei problemi dello sviluppo territoriale e delle realtà produttive, ha ancora un senso ragionare in termini di territorio di un’unica provincia? Non è il caso di prendere in considerazione uno scenario più vasto – e relativamente omogeneo – come quello che fa capo alle tre province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, ovvero a quell’area vasta che potremmo definire delle Marche Sud o del Centro Sud?". Questo spunto di riflessione è stato condiviso dall'assessore regionale al bilancio Pietro Marcolini, che ha aggiunto: "Questo Ateneo è uno degli elementi più dinamici degli ultimi anni. L'università può svolgere un ruolo di collante con l'industria e il governo per la modernizzazione di questa regione".

inaugura_ProrRttoreNantes.jpgDelle attività di promozione e orientamento – in entrata e in uscita – dell'Università ha invece parlato Barbara Pojaghi. La professoressa, in qualità di direttrice del Centro di Ateneo per l'orientamento, ha sottolineato, in particolare, l'importanza di un'azione corale di tutte le Facoltà dell'Ateneo in questi campi e la necessità di trovare altre fonti di finanziamento per far fronte alla "sofferenza" del finanziamento ordinario delle Università. Marina Camboni, invece, delegata del rettore alle Pari Opportunità, ha ricordato la recente nascita in Ateneo del Comitato per la Pari Opportunità e le iniziative intraprese in questo campo. A Vitantonio Gioia, professore della Facoltà di Scienze Politiche, è stato, infine, affidato il compito di pronunciare la tradizionale Prolusione accademica, incentrata sul tema del lavoro nell'era della globalizzazione, visti gli straordinari risultati conseguiti dal docente nel corso della sua carriera e per il contributo dello stesso – anche come preside – alla crescita e all’internazionalizzazione dell'Ateneo.

inaugura_SaniPrevidi.jpgIn conclusione della cerimonia, hanno portato il proprio saluto le delegazioni dell'Università statale russa, dell'Università di Nantes e dell'Università di Jirokaster e sono stati consegnati gli attestati di benemerenza e il sigillo dell'Università a due docenti dalla carriera quarantennale e oggi in riposo, Emilia Previdi, della Facoltà di Lettere e filosofia, e ad Alfredo Calamanti, della Facoltà di Giurisprudenza

 Registrazione della cerimonia - Rapporto di Ateneo 2007

 

 

 

 

 


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