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n. 7 del 11 gennaio 2008

Comunicato stampa n. 7/2008 di venerdì 11 gennaio 2008

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Giovani economisti a confronto sull'internazionalizzazione delle pmi 

Il 25 e il 26 gennaio si svolgerà all’Università di Macerata, organizzato dal Dipartimento di Istituzioni Economiche e Finanziarie e dal Dipartimento di Studi sullo Sviluppo Economico delle rispettive Facoltà di Economia e Scienze politiche, il Workshop di Aidea-Giovani sul tema “L’internazionalizzazione della piccola e media impresa Italiana”.

 

Per maggiori informazioni contattare la Segreteria organizzativa dell’Università di Macerata, Dipartimento di Istituzioni Economiche e Finanziarie, Via Crescimbeni, 20, tel.: 0733/258.3201, Fax: 0733/258.3205, E-mail: aideagiovani.macerata@unimc.it.

L’associazione Aidea Giovani nasce nel 1993 per creare una rete di giovani studiosi di economia aziendale, sotto il patrocinio dell'Accademia Italiana di Economia Aziendale e per promuovere rigore metodologico, interdisciplinarietà e internazionalizzazione favorendo il confronto e le relazioni tra i giovani ricercatori italiani e stranieri.

Da alcuni anni, la maggior parte delle imprese scelgono di operare sui mercati esteri e si trovano a fronteggiare un ambiente competitivo e istituzionale molto complesso. Il fenomeno, pertanto, rende critiche le scelte d’internazionalizzazione della direzione aziendale, sia che le imprese ricorrano a forme di vera e propria integrazione con quei mercati, con accordi o delocalizzazioni produttive, sia che limitino la propria presenza a forme di esportazione diretta e indiretta.
La strumentazione analitica dominante, pensata per la grande impresa, è spesso inadeguata al contesto produttivo distrettuale di piccola, media e talora micro impresa e si rendono necessari strumenti di analisi nuovi, disegnati sul contesto aziendale italiano e sulle sue esigenze peculiari. Appare in particolare meritevole di attenzione lo sviluppo di strumenti d’internazionalizzazione adatti alle specializzazioni del made in Italy e a quei settori innovatori che fondano la propria capacità competitiva sull’interazione con i territori di riferimento, intesi come luoghi ove s’intrecciano società, economia e storia. La frequente assenza del concetto di territorio negli studi d’internazionalizzazione delle imprese distrettuali italiane appare spesso distorsiva della realtà. In ambienti complessi, quali quelli fronteggiati dal made in Italy all’estero, dove le condizioni mutano rapidamente, richiedendo un processo d’interpretazione e modificazione del sapere precedente, le agglomerazioni di piccole e medie imprese, distrettuali e non, possono guadagnare un vantaggio competitivo proprio in ragione del loro essere forme decentrate e flessibili di apprendimento esplorativo, capaci di coinvolgere nella produzione saperi sociali e territoriali.
Lo spazio per l’ampliamento e l’approfondimento delle conoscenze economico-aziendali appare, dunque, ancora vasto, per molti versi inesplorato, di sicura attrattiva per gli studiosi di tutte le discipline di management, finanza, organizzazione, rilevazione e controllo.

 

 

 


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