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n. 147 del 19 giugno 2008

Comunicato stampa n. 147/2008 di giovedì 19 giugno 2008

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Stabilizzazione precari/Piano Triennale di Sviluppo

 

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A riscontro della nota del 7 giugno 2008 a firma FLC-CGIL, RdB, UIL-Pubblica amministrazione e CISL sull’argomento in oggetto, l’Università di Macerata non può non rigettare una ricostruzione della vicenda che non risponde ai fatti ed è del tutto deviante.

 
Innanzitutto, l’Università, tramite procedure dirette e concorsi, ha consentito la stabilizzazione delle seguenti 128 unità:11 unità a tempo determinato per concorso; 18 unità a tempo determinato ex circolare Nicolais; 56 unità co.co.co. per concorso; 28 unità per concorso; 6 unità per chiamata diretta (Categorie protette); 9 unità per Mobilità da altre Università.
 
Il numero dei nuovi assunti è all’incirca pari a quello complessivo effettuato o programmato dalle tre istituzioni citate dalle OO.SS.
 
Gli stabilizzati per concorso hanno usufruito di particolari condizioni: esenzione dalle prove pre-selettive, valutazione doppia del periodo di lavoro presso l’Università, corsi di formazione specifici.
 
Tutti i collaboratori co.co.co. hanno avuto una o più occasione per acquisire la stabilizzazione. Un’altra occasione verrà loro offerta nel 2008, perché il piano di assunzioni per la nuova fase prevede altri 33 nuovi posti. Secondo una proposta ancora in fase di esame, 13 saranno posti di EP, 12 D e 8 C: le OO.SS. hanno tralasciato di scrivere che i posti lasciati liberi da eventuali vincitori interni saranno aggiunti alla quota riservata agli C: in questo modo si prevede di raggiungere la quota di 20 solo per la cat. C.
 
I concorsi saranno tutti pubblici e vi potranno partecipare i co.co.co. che non hanno vinto in precedenza: anche in questo caso verrà riservato lo stesso trattamento per i titoli come in passato.
 
Infine, le OO.SS. dimenticano di evidenziare un aspetto determinante costituito dal fatto che gli aspiranti alla stabilizzazione debbono essere titolari di contratto in vigore al 1.1.2008. Nessuna delle unità, cui si riferiscono le OO.SS., ha un contratto in vigore al 1.1.2008: forzare questo requisito previsto dalla legge è illegale e sarebbe legittimo motivo di invalidazione da chiunque ne avesse interesse. Né si può ricorrere alle graduatorie dei precedenti concorsi, perché tale ricorso è espressamente negato dal bando di quei concorsi. Il ricorso ai concorsi pubblici con la doverosa attenzione agli ex collaboratori dell’Università è la via più seria e più rispondente alle necessità dell’Università di acquisire le figure professionali necessarie alla realizzazione delle linee di sviluppo tracciate nel Piano Triennale.
 
L’Amministrazione si augura che tutte le forze interessate al problema, invece di ricercare scorciatoie inaccettabili ed impossibili, collaborino a ridurre i tempi per la realizzazione dei programmi prospettati senza creare aspettative che si rivelerebbero sterili e false.

 

 


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