n. 143 del 13 giugno 2008
Comunicato stampa n. 143/2008 di venerdì 13 giugno 2008 |  |
Odetta, la forza della musica e la storia della lotta alla segregazione in Aula Magna | |
In una piccola donna anziana, dal sorriso abbagliante, si concentra l’anima di uno dei capitoli più importanti della storia americana: la lotta contro il segregazionismo degli afro-americani. E Odetta ha raccontato questa storia al pubblico attento ed emozionato che questo pomeriggio l’ha potuta incontrare nell’Aula Magna dell’Università di Macerata grazie al Musicultura Festival. “Sono molto orgogliosa che Odetta abbia voluto incontrare proprio qui i nostri studenti e non solo, dandoci l’onore di ascoltare i suoi messaggi densi di significato”, l’ha salutata la professoressa Barbara Pojaghi, delegata del rettore all’Orientamento. “”E’ un personaggio che ha ispirato molti artisti americani, da Bob Dylan a Tracy Chapman”, ha ricordato il critico e giornalista musicale Stefano Bonagura, che ha portato i saluti del patron di Musicultura Piero Cesanelli. “Di solito i monumenti non si muovono”, ha sottolineato nell’introduzione il giornalista del Manifesto Valerio Corzani che ha coordinato il dibattito. Odetta, incalzata anche dalle domande del pubblico, ha parlato del suo rapporto con la religione, “La cristianità a volte mi inquieta, ma credo nello Spirito e mi sento figlia di Dio”; con la musica, “E’ stata fondamentale nella mia vita. Quando iniziava la musica, sembravano sparire tutte le bassezze di questo mondo. Attraverso la musica popolare ho ritrovato la forza della mia gente”; della marcia del ’63 a Washington a fianco di Martin Luther King, “Rimasi impressionata dalla moltitudine dei presenti. Qualcuno allora dubitava che noi neri saremmo riusciti ad unirci tutti insieme. Questo fu possibile grazie alla personalità esemplare di Martin Luther King, anche se non tutti credevano nella filosofia di porgere l’altra guancia. E’ stato lui a darci la licenza per agire come pieni cittadini”. | |