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n. 95 del 17 aprile 2008

Comunicato stampa n. 95/2008 di giovedì 17 aprile 2008

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A Jesi si inaugura l’Anno Accademico
Il 52% dei laureati in “Scienze dei servizi giuridici” lavora a un anno dalla laurea
 
Si inaugura dopodomani, sabato 19 aprile, nella sede di Jesi dell’Università di Macerata, l’anno accademico di “Scienze dei servizi giuridici”.
 
La cerimonia si aprirà alle 9 nella sala convegni della Fondazione Colocci (via Angeloni, 9), con i saluti del rettore Roberto Sani, del preside di Giurisprudenza Rino Froldi, del sindaco di Jesi Fabiano Belcecchi e del presidente della Fondazione Colocci Gabriele Favia. Seguirà un convegno sul tema “Finanza e mercati finanziari internazionali:recenti problematiche e prospettive”. Tra i relatori: Giorgio Galeazzi, presidente della classe di lauree in Scienze dei serivizi giuridici, Fabio Sdogati del Politecnico di Milano, Federico Boffa dell’Università di Macerata, Pierfranco Giorgio di Banca Marche, Emilio Franco di Banca Popolare di Ancona, Fabio Ortolani, commissario Covip, rappresentanti del comando regionale della Guardia di Finanza e Roberto Acqueroli dell’Università di Macerata.
 
Per l’occasione, sarà presentata l’attivazione, per il prossimo anno, di due nuovi indirizzi, concepiti per fornire un’offerta formativa più adeguata agli sviluppi recenti del mercato del lavoro.
Il primo indirizzo, relativo a “Consulente giuridico per la finanza e la previdenza”, mira a soddisfare la crescente richiesta di professionalità proveniente dal settore finanziario, anche con riferimento alla previdenza integrativa. L’ambito lavorativo è legato agli istituti bancari, alle imprese di assicurazione, ai fondi pensione ed alle società di gestione e distribuzione di attività finanziarie. I corsi sono concepiti per fornire le competenze specialistiche, di tipo economico e giuridico, necessarie per operare efficacemente nel mondo della finanza e della previdenza. Si approfondiscono gli aspetti istituzionali relativi ai mercati finanziari, la contrattualistica legata alle specifiche operazioni finanziarie, nonché gli strumenti ed i modelli di valutazione degli investimenti.
Il secondo indirizzo è di tipo criminologico e rientra nell’ambito della figura dell’operatore giudiziario. Con questo percorso si intende rispondere alle nuove opportunità lavorative offerte dall’emergere di nuove figure professionali, come gli operatori della mediazione nell’ambito della famiglia e dei minori, i dirigenti delle comunità per minori e, in genere, operanti nell’area della marginalità sociale, gli assistenti e consulenti di studi legali e notarili, gli investigatori privati, gli operatori delle organizzazioni internazionali non governative. Si tratta di professioni per le quali risulta indispensabile sia la conoscenza di precise nozioni giuridiche, sia il possesso di adeguate nozioni di natura sociologica, criminologica, economica, organizzativa ed informatica.
 
I principali punti di forza dei corsi in “Scienze dei servizi giuridici” sono: una proposta formativa che concilia in modo efficace una solida preparazione giuridica, sia negli aspetti di base sia in quelli di carattere specialistico dei diversi corsi, con una formazione in campo economico e aziendale, rivolta essenzialmente a finalità operative e calibrata alle esigenze professionali e occupazionali emergenti dal territorio; un rapporto docenti/studenti decisamente favorevole, che agevola la preparazione agli esami; la presenza di iniziative ad integrazione delle attività previste nei corsi, che consentono l’acquisizione di crediti aggiuntivi. Molta cura, infine, viene riposta nell’organizzazione di stage efficienti e personalizzati.
 
In tutti i percorsi formativi è previsto, infatti, un periodo di stage da svolgere presso enti pubblici e privati. “Questo - spiega il presidente della classe di lauree Galeazzi - consente agli studenti di maturare esperienze lavorative utili a consolidare le conoscenze teoriche acquisite in aula. Al contempo, l’attività di tirocinio è un ottimo momento di contatto e scambio con il territorio di riferimento. Si consideri che partner di tali attività sono le principali aziende della Regione, soprattutto quelle della provincia di Ancona, oltre che le associazioni industriali ed artigianali di categoria, i sindacati, gli enti di previdenza ed assistenza, i comuni, le province e la Regione”. Analogamente, gli studenti collaborano per gli stage i principali studi professionali della provincia (avvocati e commercialisti), nonché il Tribunale nelle sue varie sedi centrale e periferiche. Molto importante è anche il contributo offerto dai principali istituti di credito regionali.
“La possibilità di realizzare un periodo formativo “pratico” consente agli studenti di rafforzare il proprio curriculum vitae, tanto che sono ottimi i riscontri occupazionali dei laureati, spesso “trattenuti” dagli stessi enti e studi ospitanti lo stage”, sottolinea Galeazzi.
 
I risultati di un indagine a tal proposito curata dal Cetri e da Cristina Davino, professore associato di statistica presso la Facoltà di Scienze politiche, indica che i laureati risultano, ad un anno dalla laurea, in prevalenza occupati (circa il 52%), di questi in maggior misura nel settore privato. Due ulteriori dati sono rilevanti: la maggioranza degli occupati hanno dichiarato che il titolo di studio è stato necessario per svolgere l’attuale lavoro; gli occupati a due anni dalla laurea svolgono ancora il loro primo impiego. “Si delinea così - conclude Galeazzi - la figura di un laureato in possesso di un titolo di studio ben spendibile nel mondo del lavoro e soddisfatto del percorso di studi intrapreso”.

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