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n. 107 del 14 maggio 2009

Comunicato stampa n. 107/2009 di giovedì 14 maggio 2009

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Le eum - edizioni università di macerata - presentano alla Fiera Internazionale del Libro di Torino le novità del catalogo 2009

LuigiLacche.JPGLe eum - edizioni università di macerata - presentano alla Fiera Internazionale del Libro di Torino le novità del catalogo 2009. Nel caffè letterario allestito all’interno dello stand della Regione Marche (H22-J21, padiglione 2) si succederanno tre incontri dedicati ad altrettanti titoli rappresentativi delle serie editoriali di eum: directory (eum >) e for (eum X) insieme a eum T, una nuova linea pensata per dare spazio alle attività di enti pubblici e privati, di associazioni, di fondazioni e di qualsiasi soggetto coinvolto nella espressione e promozione della ricchezza culturale del territorio. Ecco il programma in dettaglio. Domani, venerdì 15 maggio, alle 18 sarà la volta del volume fotografico “Scatti in movimento. Dalla Metropoli alla provincia: l’Italia e le Marche negli anni sessanta e settanta”. Introduce Diego Giachetti; intervengono gli autori Silvia Casilio e Marco Paolucci. Si prosegue domenica, 17 maggio, alle 19 con “Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del mondo a cura di Giovanni Ferretti e Roberto Mancini e con “Il capitale culturale” di Massimo Montella. Introduce Alberto Montebello; intervengono Massimo Montella, Maurizio Pagano  e Carla Canullo,  Carla Moreschini.

 
Con "Essere umanità. L'antropologia delle filosofie del mondo", Giovanni Ferretti e Roberto Mancini, tra i più noti studiosi di filosofia in ambito nazionale, muovendo da un dibattito-confronto tra la tradizione filosofica occidentale e le 'altre', propongono una riflessione a più voci sul senso e i modi del comune esprimere la realtà dell'umano.
 
Sarà lo stesso autore, il professor Montella, esperto di economia e gestione dei beni culturali, a presentare, invece, "Il capitale culturale", una riflessione sul patrimonio culturale-storico come risorsa strategica della qualità della vita di una persona, dell'economia locale e dello sviluppo sostenibile.
 
“Il nostro obiettivo – spiega il presidente del Centro edizioni, il prorettore Luigi Lacchè – è quello di diffondere e valorizzare la nostra ricerca, portando in eum studiosi già affermati, che danno lustro alla nostra Università, e i giovani ricercatori”.
Nate nel 2005, prima University Press marchigiana, le eum sono oggi una realtà consolidata nel panorama editoriale non solo regionale. Una casa editrice dalla grande vitalità: connotata da un'attenzione particolare ai risultati delle ricerche accademiche eppure aperta ad una sana sperimentazione che consenta la circolazione di idee, progetti e iniziative capaci di testimoniare e arricchire l'offerta culturale del territorio.

Con un catalogo di oltre 150 titoli le eum si propongono come editore di saggistica di medio spessore a livello nazionale.

Di seguito le schede dei tre volumi e le note sugli autori.

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Scatti in movimento. Dalla metropoli alla provincia: l'Italia e le Marche negli anni sessanta e settanta

Curatore: Silvia Casilio - Marco Paolucci (a cura di)
Casa editrice: eum
Collana: eum T
Pagine: 356 (volume fotografico)
DESCRIZIONE
Scatti in movimento racconta, o tenta di raccontare, una storia che ha per protagonista proprio l’Italia del secondo dopoguerra e le sue contraddizioni. Corpi, volti, giovani uomini e giovani donne in bianco e nero narrano la storia di un’Italia sempre in bilico tra un Nord con lo sguardo rivolto all’Europa e un Sud in fuga verso terre lontane. Un paese scisso tra un passato che sembrava non volesse passare e la rivendicazione di nuovi diritti, tra l’avanzare di istanze nuove e inedite e la repressione, la condanna, la difficoltà di comprendere fenomeni e movimenti che provavano a percorrere individualmente o collettivamente strade altre e diverse. Esse seguono le sorti dei gruppi della sinistra extraparlamentare, dal loro emergere al loro implodere tra mille contraddizioni, perdendosi infine tra i cortei e i draghi del movimento del ‘77. Questi sono soltanto alcuni dei percorsi seguiti nelle pagine del libro, in cui ci si imbatte nel capellone della Comune di Ovada o in quello in trepidante attesa del Cantagiro attorno alle Mura di Macerata; nella squadra di calcio jesina del Manifesto o nei prodigiosi Rotunderos di San Benedetto del Tronto; nelle poesie di Nanni Balestrini o nei disegni di un giovanissimo Pablo Echaurren; nella redazione di Radio Alice a Bologna o nel treno di John Cage in giro per la penisola, entrambi immortalati negli scatti di Enrico Scuro. Nel libro si incontrano però anche tante altre situazioni e personaggi sconosciuti ai più ma che furono tasselli fondamentali di questo puzzle dedicato ad una delle mille e possibili storie del nostro paese.
 
NOTE SULL’AUTORE
Silvia Casilio è dottore di ricerca in Storia politica e istituzioni dell’area euro-mediterranea nell’età contemporanea (Università degli Studi di Macerata). Dal 2001 collabora con la rivista “Zapruder”, rivista di storia della conflittualità sociale, di cui è socia, e dal 2004, con la webzine “KathodiK” recensendo saggi relativi perlopiù ai movimenti controculturali e politici degli anni ’60 e ’70. Tra le sue pubblicazioni «Il cielo è caduto sulla terra!» Politica e violenza politica nell’estrema sinistra in Italia (1974-1978), Roma, Edizioni Associate 2005; Beat si vive, inseriti si muore. L’epopea dei capelloni in Italia (1965-1967), “Meridiana”, n. 56, 2006.
 
Marco Paolucci è dottore in Filosofia. Nel 2002 dà vita insieme ad altri collaboratori a webzine “KathodiK” di cui è attualmente direttore.
 
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Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del mondo

Autore/Curatore: Giovanni Ferretti – Roberto Mancini (a cura di)
Casa editrice: eum
Collana: eum > filosofia
Pagine: 211

Prezzo: € 20,00

 

 

DESCRIZIONE
Il volume presenta i contributi del convegno Essere umanità. L’antropologia nelle filosofie del mondo svoltosi all’Università di Macerata nel 2006. In essi viene affrontata la questione della nuova comprensione dell’identità umana che può scaturire dal dibattito tra la tradizione filosofica occidentale e le filosofie elaborate nelle tradizioni ebraica e islamica, come pure nel contesto dell’America Latina, dell’Africa, dell’India, della Cina e del Giappone. Si delineano così ipotesi innovative e insieme antichissime che illuminano il senso e i modi del nostro comune esprimere la realtà dell’umano. Essere umanità con piena coscienza significa portare alla luce ciò che siamo in verità avendone cura. Questo - unito alle questioni del divino, del dolore e dell’amore - è il mistero che provoca la ricerca delle tradizioni di pensiero sapienziale e teorico-critico nel mondo, una ricerca che è propria della riflessione originale di ogni grande visione della vita
 
NOTE SUGLI AUTORI
Giovanni Ferretti, professore ordinario di Filosofia teoretica dal 1976 all'Università di Macerata, è' fondatore e fa parte della direzione della rivista «Filosofia e Teologia» dal 1987. E' tra i fondatori ed è membro del consiglio di amministrazione del Centro di studi filosofico-religiosi Luigi Pareyson, con sede a Torino, dal 1995. Tra le sue opere si segnalano Max Scheler, 2 voll., Milano 1972; La filosofia di Levinas, Torino 1996; Ontologia e teologia in Kant, Torino 1997 (trad. fr. Ontologie et Theologie chez Kant, Paris 2001; Soggettività e intersoggettività. Le meditazioni cartesiane di Husserl, Torino 1997; Filosofia e teologia cristiana, 2 voll., Napoli 2002; Il bene al-di-là dell'essere. Temi e problemi levinasiani, Napoli 2003.
 
Roberto Mancini è professore ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università di Macerata, dove è anche Presidente del Corso di Laurea in Filosofia e Vice Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Collabora con varie riviste e dirige la collana “Orizzonte Filosofico” dell’editrice Cittadella di Assisi. Membro del Comitato Scientifico della Scuola di Pace della Provincia di Lucca e della Scuola di Pace del Comune di Senigallia, ha scritto oltre 200 articoli e saggi brevi di etica, antropologia filosofica, teoria della verità e filosofia della religione. Tra le sue opere si L’uomo quotidiano, Marietti 1985; Comunicazione come ecumene, Queriniana 1991; Esistenza e gratuità. Antropologia della condivisione, Cittadella 1996; Il dono del senso, Cittadella 1999; Senso e futuro della politica, Cittadella 2002; Il senso del tempo e il suo mistero, Pazzini 2005; L’umanità promessa. Vivere il cristianesimo nell’età della globalizzazione, Pazzini 2008.
 
Maurizio Pagano è Nato a Torino nel 1948. Si è formato nell’Università di Torino, alla scuola di Luigi Pareyson, con cui si è laureato nel 1971. Ha lavorato presso l’Università di Torino fino al 1994. Dal 1994 al 2006 è stato professore ordinario di Filosofia Teoretica all’Università di Trieste, dove ha diretto per sei anni il Dipartimento della Formazione e dell’Educazione. Dal 2006 è professore ordinario di Filosofia della Comunicazione all’Università del Piemonte Orientale, nella sede di Vercelli, dove è anche presidente del Corso di Laurea in Filosofia e comunicazione. È direttore del Centro di Studi Filosofico-religiosi “Luigi Pareyson” di Torino. Ambiti di ricerca: la filosofia classica tedesca, con particolare riferimento a Hegel; il pensiero contemporaneo, con particolare attenzione per i rapporti tra filosofia e religione, per le questioni dell’intersoggettività, dei rapporti interculturali e della globalizzazione. Ha dedicato alcuni studi al tema dello spirito nella tradizione dell’Occidente.
Pubblicazioni segnalate:
 Storia ed escatologia nel pensiero di W. Pannenberg, Milano, Mursia, 1973.
 Hegel: la religione e l'ermeneutica del concetto, Napoli, E.S.I., 1992.
 G.W.F. Hegel, Fenomenologia dello spirito. Prefazione, Introduzione, Il sapere assoluto, traduzione, introduzione, analisi del testo a cura di M. Pagano, Torino, S.E.I., 1996.
Pluralità e universalità nel dibattito interreligioso, in Esperienza e libertà, a cura di P. Coda e G. Lingua, Roma, Città Nuova, 2000, pp. 63-86.
Differenze nell’universalità. Questioni filosofiche nell’orizzonte della globalizzazione, in “Annuario Filosofico” 2006 (22), Milano, Mursia, 2007, pp. 61-79.
 
Carla Canullo è ricercatore in Filosofia teoretica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata e membre associé del Laboratoire de Phénoménologie et philosophie herméneutique (CNRS- Paris). Si è occupata fin dalla tesi di filosofia francese contemporanea, soprattutto dell’opera di Jean Nabert, sul quale ha curato l’edizione italiana del Saggio sul male di Jean Nabert (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2001) e il volume Male ingiustificabile e metafisica della testimonianza. Saggi su Jean Nabert con un testo inedito del 1934 (Morlacchi, Perugia 2002) e L’estasi della speranza. Ai margini del pensiero di Jean Nabert (Cittadella editrice, Assisi 2005). Presso le Edizioni Scientifiche Italiane ha pubblicato Coscienza e libertà. Itinerario tra Maine de Biran Lavelle Le Senne (2001). Ha dedicato numerosi articoli alla fenomenologia francese contemporanea, in particolare il volume La fenomenologia rovesciata. Percorsi tentati in Jean-Luc Marion, Michel Henry e Jean-Louis Chrétien (Rosenberg & Sellier, Torino 2004). Di Marion ha tradotto Il visibile e il rivelato (Jaca Book, Milano 2007) e la nuova edizione di Dio senza essere (Jaca Book, Milano 2008). Presso la EUM ha curato il volume Michel Henry: narrare il pathos(Macerata 2007) e di recente ha curato il volume di J.-L. Chrétien, Simbolica del corpo. La tradizione cristiana del Cantico dei Cantici (Cittadella editrice, Assisi 2009).
 
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Il capitale culturale

Autore: Massimo Montella 
Casa editrice: eum
Collana: eum x beni culturali
Pagine: 144
DESCRIZIONE
Per giudizio comune il patrimonio culturale storico è una risorsa strategica per la qualità di vita delle persone, per lo sviluppo sostenibile, per la promozione dei territori, per l’industria turistica, per le imprese nella cui immagine e nei cui prodotti intervengono fattori place specific… e per giudizio comune è né tutelato né valorizzato a sufficienza. La tesi di questo volume è che la poca cura e la poca spesa verso un patrimonio di tale importanza costituiscono non il problema, ma il sintomo di un sistema di valori inadeguato e di una amministrazione pubblica poco trasparente.
 
NOTE SULL’AUTORE
Massimo Montella è docente di Economia e Gestione delle Imprese e segnatamente dei beni culturali presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Macerata, sede di Fermo, e dirige il Dipartimento Beni Culturali e la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici. Autore di numerosi studi e di concrete realizzazioni, quale il Sistema Museale dell’Umbria, ha concorso alla redazione degli standard museali decretati nel 2001 e, recentemente, è stato vicepresidente della commissione ministeriale per la revisione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e presidente della commissione per la definizione dei livelli minimi della valorizzazione.


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