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n. 266 del 17 dicembre 2008

Comunicato stampa n. 266/2008 di mercoledì 17 dicembre 2008

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Laureata in Scienze politiche pubblica la sua tesi in Germania
Importante riconoscimento per una laureata della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Macerata.
 
giulia messere.jpgLa tesi di Giulia Messere, incentrata sulla prima emigrazione italiana in Germania, sarà pubblicata da parte di una Fondazione tedesca, la Unionstiftung, con il titolo “L’invenzione del Gastarbeiter. Indagine su di una comunità di italiani in Germania”. Lo scorso 7 dicembre, la stessa Giulia Messere ha presentato il proprio lavoro di ricerca durante una conferenza organizzata sul tema in Germania, nel Land della Saar.
La ricerca prende spunto dalle discussioni sociologiche sul tema dell’integrazione e ripercorre l’esperienza migratoria di una comunità di emigranti abruzzesi che, tra gli anni Cinquanta e Settanta, si trasferirono temporaneamente in Germania, per svolgere lavori stagionali.
Al fine di valutare il livello di integrazione raggiunto dai soggetti intervistati, lo studio affronta il loro rapporto con gli autoctoni, analizzando il ruolo determinante che in questa relazione ebbe il termine di Gastarbeiter, ”lavoratore ospite”: un termine utilizzato nella società tedesca per circoscrivere la posizione sociale dello straniero nei connotati della stagionalità e della mera funzione economica di forza lavoro.
Si tratta di una ricerca per molti versi solo introduttiva, che pone interrogativi importanti circa il significato del concetto di integrazione, relazionato a soggetti che si trovano, dopo cinquant’anni, in una situazione di sradicamento culturale tra i due mondi di origine e di approdo e che lascia spazio a nuove indagini propositive di un raffronto necessario fra vecchie e nuove migrazioni, fra vecchie e nuove integrazioni. Alla luce dei cambiamenti socio-politici degli ultimi anni, anche in Italia si è tornati a parlare del “ritorno” del lavoratore ospite. Quanto l’eredità storica di una popolazione, come quella italiana, migrante per un secolo, possa influire sul rapporto sociale tra vecchi e nuovi Gastarbeiter, è la domanda che questa ricerca lascia in sospeso e per la quale l’autrice ritiene necessariamente urgente dare una risposta. Poiché la memoria storica è uno strumento importante per una comprensione del presente che muova da una ricerca nelle radici del passato.

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