n. 241 del 01 dicembre 2008
Comunicato stampa n. 241/2008 di lunedì 01 dicembre2008 |  |
Per il ciclo "Cinema e storia", il dramma arabo-israeliano | |
Il giorno successivo, giovedì 4 dicembre, dalle 10 alle 12 Daniela Fabrizio terrà anche un seminario sul contesto storico-politico del conflitto tra Israele e Palestina oggi dal titolo " Il paradiso di Allah e l'inferno israelo-palestinese: dramma e speranza". La partecipazione è accreditata per gli studenti dei corsi di Storia che partecipano anche alla proiezione del film Paradise Now, ma tutti gli interessati sono invitati a partecipare a entrambi gli appuntamenti. "Paradise now" è un film avvincente e significativo che spiega, senza giudizi e senza retorica, il punto di vista di un martire omicida. E' la storia di un terrorista palestinese di Nablus che deve compiere la sua missione suicida a Tel Aviv. Il ritratto che emerge è quello di un uomo che sceglie di dare la vita per i suoi ideali e per il suo popolo. Rinuncia all'amore che sta nascendo con la bella Lubnza Azabal e all'affetto della sua famiglia per continuare la resistenza all'occupazione e per riscattarsi dall'onta di avere avuto un padre che ha collaborato con gli israeliani. | |
Per il ciclo "Cinema e storia" organizzato dal Consiglio della classe unificata delle lauree in Storia dell'Università di Macerata, dopo-domani, mercoledì 3 dicembre, alle ore 16.15 alla Facoltà di Lettere e filosofia in corso Cavour sarà proiettato il film "Paradise now" di Hany Abu-Assad sulle ultime 48 ore di due kamikaze palestinesi. La proiezione sarà introdotta e commentata da Daniela Fabrizio, dell'Università statale di Milano, esperta delle realtà mediorientali in età contemporanea, collaboratrice di diversi centri di ricerca e universitari in Italia e all'estero. I suoi studi, svolti in gran parte in Medio Oriente, sono rivolti alla storia delle Chiese locali, alle interazioni fra le minoranze etnico-religiose, alle geopolitiche internazionali degli Stati europei con particolare riferimento all'area israelo-palestinese.