E' on line il sito www.ricercascientifica.unimc.it dedicato alla ricerca scientifica dell'Università di Macerata. Al suo interno si trovano informazioni utili per chi è impegnato nel lavoro di ricerca: le attività dell'Ufficio Ricerca, le opportunità di finanziamento, i convegni e i bandi attivi. Una sezione è dedicata al trasferimento tecnologico alle imprese, con informazioni sugli spin off, sulle normative e sulle modalità per la loro creazione.
L'Ateneo ha proceduto anche a rafforzare l’Area amministrativa che segue la ricerca europea, per incrementare la capacità di progettazione e di consulenza, sostenute, queste, anche attraverso convenzioni con l’Apre, l'Agenzia per la Ricerca Europea, e con Eurocentro s.r.l., una società specializzata in servizi di consulenza ed elaborazione di progetti europei. Incontri e seminari sui principali programmi europei sono stati organizzati per presentare le opportunità e avviare azioni concrete. Nell’ambito dell’Accordo di Programma con l’Università di Camerino e la Provincia di Macerata, è stata definita una strategia che prevede uno sforzo congiunto per la partecipazione ai bandi europei, con la creazione di un ufficio comune al quale potranno aderire anche altri soggetti, a cominciare dalla Camera di commercio e da Confindustria. Sempre con Camerino, Unimc ha partecipato alla Borsa della Ricerca di Bologna e, in modo congiunto o alternato (una università in rappresentanza di entrambe), alle principali fiere dell'istruzione universitaria che si svolgono all'estero. L'ingresso di Unimc, infine, in importanti network globali - European University Association, Euro-Mediterranean University e Global University Network for Innovation - è fondamentale per garantire il coinvolgimento degli studiosi dell'Ateneo nei principali gruppi di ricerca internazionali.
"L’Europa della ricerca – è il commento del rettore Luigi Lacchè - ci dice una cosa: che dobbiamo fare rete, a cominciare dalle strutture interne. Per questo abbiamo realizzato una rilevazione degli ambiti di ricerca dei docenti per individuare le aree strategiche che hanno più attinenza con i programmi europei. Per questo abbiamo introdotto per la prima volta il Bando Giovani Ricercatori – finanziato con i fondi del 5x1000 – allo scopo di consentire a otto giovani studiosi del nostro Ateneo di poter svolgere per almeno tre mesi attività all’estero, anche con l’obiettivo di creare e rafforzare le reti di ricerca. Il termine inglese network è più efficace perché unisce l’idea del lavoro e dell’impegno con lo strumento della rete. Questo significa lavorare insieme, avere progetti comuni, condividere una visione, far mettere radici a progetti inter-nazionali e inter-disciplinari". |