n. 6 del 24 gennaio 2011
Comunicato stampa n. 6/2011 di lunedì 24 gennaio 2011 | |
On line la rivista di Unimc sui beni culturali | |
Pubblicato il primo numero della rivista elettronica “Il capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage” Da dicembre è on line il primo numero del “Il capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage”, la rivista scientifica elettronica e ad accesso aperto del Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Macerata. Il periodico costituisce un importante traguardo e un fattore di innovazione per l’Ateneo maceratese, sia da un punto di vista editoriale che scientifico-culturale. La rivista è disponibile all’indirizzo: www.unimc.it/riviste/cap-cult. Per quanto riguarda l’aspetto della pubblicistica scientifica, la rivista rappresenta il primo periodico dell’Università di Macerata edito in formato digitale e disponibile liberamente sul web, applicando i principi della Dichiarazione di Berlino del 2003 sull’accesso aperto alla letteratura scientifica, ribaditi nelle linee guida del 2007 della Commissione Crui. La rivista, inoltre, rappresenta la realizzazione di una sinergia tra diverse componenti dell’Ateneo, con la redazione nel Dipartimento di Beni culturali, l’uso di una piattaforma open source leader a livello internazionale (Open Journal System), installata e mantenuta dal Celfi - Centro per l’e-learning e la formazione integrata - e messa a disposizione di tutto l’Ateneo, e con il ruolo del Ceum – Centro edizioni Università di Macerata - in funzione di editore e garante della correttezza del processo editoriale. In merito al taglio scientifico, “Il capitale culturale” si avvale di molteplici competenze (archeologia, archivistica, diritto, economia aziendale, informatica, museologia, restauro, storia, storia dell’arte) unite dal comune obiettivo della implementazione di attività di studio, ricerca e progettazione per la valorizzazione del patrimonio culturale. La rivista non vuole rivolgersi ai soli interlocutori accademici, ma si propone di rispondere anche alle esigenze dei soggetti pubblici e privati che operano a vari livelli, in ambito nazionale e internazionale, nel campo dello studio e management del cultural heritage, proponendo innovativi ed efficaci modelli di interpretazione e di gestione. Elemento distintivo del periodico, diretto da Massimo Montella, è, dunque, rafforzare - su temi concreti - il dialogo tra diversi ambiti disciplinari mantenendo un particolare riferimento al rapporto tra economia e cultura, come d’altra parte testimoniano le ricerche e le attività del Dipartimento di Beni Culturali elacomposizionedel comitato scientifico internazionale. Il primo numero è dedicato al possibile ruolo di diverse discipline alla valorizzazione dei beni culturali, raccogliendo su questo tema i contributi di eminenti personalità del settore e di studiosi dell’Ateneo maceratese. |