n. 128 del 17 settembre 2010
Comunicato stampa n. 128/2010 di venerdì 17 settembre 2010 | |
Unimc laurea honoris causa Stefano Rodotà | |
L'Università di Macerata assegnerà la laurea honoris causa in Scienze della politica a Stefano Rodotà, uno dei più autorevoli giuristi contemporanei a livello internazionale. Per l'ex presidente del Garante della privacy si tratta di un ritorno nell'Aula Magna dell'Ateneo, che lo ha visto giovane docente di Diritto civile nella Facoltà di Giurisprudenza dall'anno accademico 1963/64 al 1967/68. "Il rigore degli studi, la forza dell'argomentazione, il profondo convincimento democratico, l'approccio laico degli interventi fanno di Stefano Rodotà uno dei protagonisti della storia civile del nostro Paese. La sua profonda e acuta sensibilità alle tematiche politologiche, che si manifesta sia negli scritti giuridici sia in quelli di più generale portata, offre specifico e motivato fondamento alla concessione della laurea honoris causa". Questa è la motivazione, spiega il preside della Facoltà di Scienze politiche Francesco Adornato, con cui il consiglio di facoltà ha proposto il conferimento del prestigioso riconoscimento. La cerimonia si svolgerà mercoledì 6 ottobre alle 17 nell'Aula Magna dell'Ateneo. Dopo i saluti del rettore Roberto Sani, il professor Adornato pronuncerà la laudatio e il professor Luca Scuccimarra, vicepreside della facoltà, leggerà il dispositivo di conferimento. Quindi Rodotà terrà la sua lectio doctoralis sul tema "Antropologia dell'homo dignus". La mattina alle 11 nell'Aula Abside della Facoltà di Scienze politiche (piazza Strambi, 2), Rodotà presiederà la tavola rotonda sul tema "I beni comuni". Stefano Rodotà, nato a Cosenza il 30 maggio 1933, è professore emerito di Diritto civile nella facoltà di giurisprudenza dell'Università di Roma "La Sapienza", presidente dell’International University College di Torino. E’ stato Deputato al Parlamento italiano dal 1979 al 1994 e al Parlamento Europeo (1987), membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (1983-1994), vice presidente della Camera dei deputati (1992), Presidente del Gruppo parlamentare della Sinistra indipendente dal 1983 al 1991, presidente del Partito democratico della sinistra (1991-1992). Tra i prestigiosi incarichi ricoperti, si ricordano quelli di: componente e già presidente del Comitato Scientifico dell’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea, presidente della Commissione per la valutazione dell’impatto ambientale, presidente della Commissione di riforma delle norme sulla proprietà del Codice civile, presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, presidente del Gruppo dei garanti europei, membro del Gruppo europeo per l’etica delle scienze e delle nuove tecnologie, Membro della Convenzione per la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. E’ direttore delle riviste “Politica del diritto” e “Rivista critica del diritto privato” ed ha diretto, tra l’altro, la rivista “Il diritto dell‘agricoltura”. Ha collaborato a giornali e riviste (Il Giorno, L’Unità, Il manifesto, Panorama) e sin dalla sua fondazione scrive su La Repubblica. La sua bibliografia comprende oltre cinquecento titoli tra libri e saggi, diversi dei quali sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese. Ha tenuto corsi e seminari in molte università europee (Parigi École des hautes études, Strasburgo, Bordeaux, London School of Economics, Oxford, Edinburgo, Francoforte sul Meno, Berna, Madrid, Barcellona, Granada, Lisbona), degli Stati Uniti (Stanford, Yale, Columbia, Duke), del Canada (Montréal), dell’Australia (Melbourne) e dell’America latina (Caracas, Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Lima, Bogotà). Sono 45 le lauree honoris causa conferite dall'Università di Macerata negli ultimi 25 anni. In particolare, quelle assegnate dalla Facoltà di Scienze politiche sono andate a personaggi di prestigio come Jean Blondel (2007), Bertram Schefold (2005), Umberto Cerroni (2001), Carlo Salvatori (2001), Antonio Fazio (1996), Giovanni Conso (1992), Carlo Azeglio Ciampi (1989) e Francesco Santoro Passarelli (1989). |