Anche gli studenti Unimc al lavoro. Nuove scoperte e miglioramento della fruizione Cliccare sull'immagine per ingrandirla Una fortunata stagione di indagini archeologiche e di appropriati interventi di restauro sta interessando in questi mesi l’area forense della città romana di Urbs Salvia (Urbisaglia - Mc). Grazie ad una proficua collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storiche dell’Università di Macerata e la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, con il lodevole sostegno finanziario della Fondazione Carima, si è dato avvio ad un articolato progetto di valorizzazione del sito, mediante il recupero conservativo delle numerose strutture portate in luce in questi ultimi anni. Le ricerche archeologiche, infatti, condotte a partire dal 1995 nell’area del Tempio-Criptoportico e del Foro della città sotto la direzione della Prof.ssa Giovanna M. Fabrini, hanno coinvolto anche quest’anno, nei mesi di giugno e luglio, in attività di tirocinio pratico sul terreno, un folto gruppo di studenti anche stranieri, dei corsi di laurea dell’Ateneo maceratese e non solo. E’ stato possibile anche ampliare la conoscenza del complesso santuariale dedicato alla Salus Augusta Salviensis, in particolare per quanto riguarda l’articolazione strutturale del grande edificio e degli ambienti annessi e di acquisire nuovi dati di conoscenza relativi al suo rapporto con la viabilità urbana, come nel caso della scoperta di una grande porticato aperto su di un incrocio stradale limitrofo al complesso, oltre che precisare le fasi cronologiche pertinenti al momento della sua defunzionalizzazione nei secoli tardi della romanità fino all’epoca della sua rovina e definitivo abbandono già nell’Altomedioevo, quando l’area divenne oggetto di spoglio continuativo e sistematico di materiali da costruzione destinati al riuso. Cliccare sull'immagine per ingrandirla
Gli scavi, poi, effettuati in questi ultimi anni a sud del complesso santuariale hanno rimesso in luce le strutture relative a suntuosi edifici, appartenenti ad uno dei quartieri centrali della città, in origine impreziositi da affreschi parietali di notevole qualità pittorica, con scene di natura mitologica, dotati di rivestimenti pavimentali a mosaico di tipo policromo ed adorni di arredi di lusso, quali un grande cratere marmoreo a rilievo, opera di artisti attici ed altri manufatti ornamentali destinati a ricreare nelle antiche dimore una clima idillico-sacrale di ispirazione greca. L’area, dunque, oggetto delle ricerche, sta rivelando tutto il suo grande interesse architettonico e monumentale e merita di essere restituita alla fruizione pubblica all’interno di un sito archeologico tra i più ricchi e rappresentativi dell’intera Regione, e che da tempo richiedeva opportuni interventi di valorizzazione. Anche a questo fine si sta operando con impegno grazie ad un apposito finanziamento assicurato dalla Fondazione Carima, con un intervento che prevede il restauro di pavimenti musivi, il consolidamento e recupero conservativo e protettivo di strutture murarie oltre alla estensione del percorso di visita all’interno del Criptoportico mediante l’utilizzo di una nuova passerella che permetterà di praticare l’intera galleria meridionale del celebre monumento decorato da affreschi alle pareti, con soggetti trionfali. Ai fini della realizzazione del progetto si prevede inoltre la creazione di un percorso didattico integrato da pannelli espositivi che metterà il visitatore in grado di ripercorrere le antiche vie basolate ed osservare attraverso restituzioni grafiche l’originaria fisionomia di alcuni dei monumenti dell’antica città romana. |