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n. 109 del 25 giugno 2012

Comunicato stampa n. 109/2012 di lunedì 25 giugno 2012

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La ricerca di Unimc premiata con oltre 700 mila euro dalla Commissione Europea - Prestigiosa vittoria nel Settimo programma quadro. E' il quinto miglior progetto su 158
L'Ateneo è capofila di un partenariato internazionale che studierà la cooperazione tra Cina ed Europa nel settore delle energie rinnovabili e dell’industria ambientale.
 

Con il progetto Poreen (Partnering opportunities between Europe and China in the Renewable energies and environmental industries - Opportunità di partnership tra Europa e Cina nel settore delle energie rinnovabili e delle industrie ambientali) l’Università di Macerata ha ottenuto un finanziamento di oltre 700 mila euro dalla Commissione Europea, nell’ambito del Settimo Programma Quadro-azioni Marie Curie.

 

FrancescaSpigarelli.JPGPromosso dalla professoressa Francesca Spigarelli, docente di Economia politica presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Poreen consentirà lo scambio in mobilità, tra università europee e cinesi, di circa 40 ricercatori, impegnati in un ambizioso progetto di ricerca congiunto. Dopo la chiusura, con successo, della fase di negoziazione, cui hanno collaborato diversi uffici dell’Amministrazione, si sta formalizzando in questi giorni la firma del Grant Agreement, ultimo passaggio formale prima dell’avvio del progetto, previsto per il 1° gennaio 2013.

  

L’Università di Macerata si colloca, dunque, come capofila e coordinatore di un partenariato di elevata caratura scientifica: per l’Europa i partner, oltre all’Ateneo di Macerata, sono l’Università Politecnica delle Marche (con il Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche ed il Dipartimento di Management), la Toulouse Business School (Francia), l’Istituto Universitario Studi Europei di Torino, la University of Ulster (con il Centre for Sustainable Technologies). Per la Cina sono coinvolte alcune tra le più prestigiose Università del Paese quali: Beijing Normal University (con il Research center of climate change and trade, oltre che con la Law School), la East China University of Political Science and Law (con il College of Law), la Shanghai Jiao Tong University (con la School of Mechanical Engineering, oltre che la Law School), la Tongji University of Shanghai (con il College of Mechanical Engineering e l’Urban Energy and Building Environment Security Control Experimental Centre of HVAC and Gas institute)

 

Il risultato è tanto più prestigioso se si considera che su 158 progetti presentati alla Commissione, Poreen ha conseguito il quinto miglior punteggio.

 

Sul piano dei contenuti scientifici, il progetto mira ad integrare e combinare le competenze economiche, giuridiche e ingegneristiche per analizzare il livello di cooperazione finora raggiunto tra Cina ed Europa nel settore delle energie rinnovabili e dell’industria ambientale.

 

Utilizzando un approccio multidisciplinare, i ricercatori lavoreranno su tre principali aree di ricerca.

La prima, di natura strettamente economica, è focalizzata sui flussi commerciali e di investimento e mira ad individuare le criticità, le lacune e le potenzialità nelle relazioni Europa-Cina. Si andrà ad esaminare l’efficacia degli accordi commerciali e di investimento finora siglati, sui flussi di investimento esteri diretti e sui flussi commerciali. Si esamineranno, inoltre, i problemi incontrati e le opportunità da cogliere a livello di impresa per potenziare le relazioni di investimento e commerciali.

 

L’analisi economica è sostenuta ed arricchita dalla prospettiva ingegneristica e giuridica. Lo studio tecnico, realizzato dai ricercatori ingegneri, è fondamentale per definire concretamente settori, prodotti e processi che hanno un elevato potenziale di sviluppo nelle relazioni Europa-Cina. Le attività di ricerca ingegneristica si concentrano su due aree: la riduzione delle emissioni nel settore della mobilità e dei trasporti, nonché l'introduzione di edifici a ridotto impatto ambientale ed elevata efficienza energetica.

 

La conoscenza giuridica è rilevante per la comprensione degli ostacoli, legati al contesto normativo, nonché per l’individuazione di soluzioni adeguate ai fini del potenziamento della collaborazione Europa-Cina. Aree di ricerca principali saranno: gli offshore di petrolio e gas e le energie rinnovabili, l’anti-dumping, gli standard di responsabilità sociale.

 

Poreen mira ad aumentare la disponibilità di studi interdisciplinari, con una panoramica completa sulle relazioni Europa-Cina. Sviluppare una conoscenza integrata dei fenomeni è fondamentale per fornire un’informazione utile ed affidabile a supporto delle politiche comunitarie e locali, nonché delle aziende che operano in e con la Cina. Poreen porrà, inoltre, le basi per ulteriori studi correlati su questo argomento e rafforzerà i legami di ricerca interdisciplinari tra centri europei e cinesi di eccellenza.

 

 

 

 

 


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