 Mercoledì 22 febbraio, ore 16, nell'Aula Magna dell'Università di Macerata torna il noto giornalista Sandro Petrone, che ha insegnato dal 1998/99 al 2004/05 Teoria e tecnica della comunicazione di massa alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell'Ateneo.
Inviato speciale e volto noto del Tg2, Petrone presenterà il suo ultimo libro "Il linguaggio delle news", istruzioni utili a tutti per comunicare in modo corretto ed efficace le informazioni con immagini e suoni. All'incontro parteciperanno anche il rettore Luigi Lacchè, che porterà il proprio saluto, la preside della Facoltà di Scienze della comunicazione Barbara Pojaghi che introdurrà libro e autore e il giornalista Giancarlo Trapanese, vicecaporedattore del Tgr Marche.
SCHEDA LIBRO
“Il linguaggio delle news” racconta in modo semplice e completo i principi, le procedure e i “segreti” del mestiere a tutti coloro che oggi si confrontano con l’audiovisivo, professionisti o no, adoperando ogni mezzo messo a disposizione dalla rivoluzione digitale, dalle telecamere professionali agli smartphone e tablet.
Sandro Petrone ha costruito un percorso che, alla luce dei migliori standard internazionali, conduce il lettore dall’impostazione del testo scritto a quella dell’informazione audiovisiva, strumento cardine della multimedialità.
“Il linguaggio delle news” risulta perciò uno strumento adatto sia a chi oggi è chiamato a trasformarsi in “reporter multiruolo”, come i giovani che si affacciano alla professione, ma anche ai giornalisti esperti di agenzia e carta stampata, sia ai semplici cittadini che sempre più filmano ogni momento della realtà, ma anche agli stessi professionisti della televisione italiana, spesso disorientati dai “mali” che hanno afflitto l’informazione del piccolo schermo, primo fra tutti la lottizzazione e la mancanza di un solido percorso di formazione all’audiovisivo.
Oltre al problema di tecnica professionale, infatti, “Il linguaggio delle news” pone un problema politico: come rendere l’informazione televisiva indipendente dell’ingerenza dei partiti che l’ha fortemente condizionata, fino a privarla di quella funzione di guardiano delle istituzioni che ha nelle grandi democrazie.
Il volume, al tempo stesso, risulta una lettura piacevole anche per il semplice spettatore che scopre pagina dopo pagina gli strumenti per “leggere” ciò che vede nei notiziari e programmi televisivi o nei siti on line, conquistando un utile strumento per valutare l’informazione audiovisiva da cui è circondato.
Per facilitare il lavoro, ogni capitolo è corredato di utili sintesi ed esercizi di auto-training.
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