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n. 18 del 01 febbraio 2012

Comunicato stampa n. 18/2012 di mercoledì 01 febbraio 2012

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Sicurezza sul lavoro, UniMc e Inail insieme per migliorare la comunicazione del rischio - Presentati i risultati di un progetto di ricerca tra l'Ateneo e l'Istituto

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inail_unimc_presentazione_progetto_rid.jpgL'Università di Macerata, attraverso la sua Facoltà di Scienze della comunicazione, scende al fianco dell'Inail Marche per ottimizzare la comunicazione del rischio ai lavoratori. Sono stati presentati oggi nell'Aula Magna dell'Ateneo i primi risultati del progetto di ricerca avviato dai due enti in collaborazione anche con la Regione Marche.
"Per l'Università di Macerata – ha introdotto il rettore Luigi Lacchè – è fondamentale allargare i rapporti con gli attori principali del territorio. La Facoltà di Scienze della comunicazione unisce la funzione applicativa alla ricerca ".
Anche il sindaco di Macerata Romano Carancini ha lodato la sinergia tra diverse realtà istituzionali e la scelta dell'oggetto di studio e analisi. "La comunicazione del rischio – ha detto – è un aspetto determinante, perché è inefficace continuare a dare regole, se i destinatari non le percepiscono e una comunicazione astratta non riesce a prevenire rischi evitabili".
" Vorremmo fare di questa ricerca – ha commentato il dirigente generale dell'Inail Marche Carlo D'Amato – un punto di riferimento per tutto il contesto nazionale. L'Inail investe molto nel campo della comunicazione. Il costo per gli infortuni e le malattie professionali in Italia è di 48 miliardi di euro, più del doppio di una Finanziaria "lacrime e sangue". I costi per la prevenzione sono un investimento".
Giuliano Tagliaferro, dirigente dell'Agenzia regionale sanitaria delle Marche ha ricordato l'importanza del coinvolgimento anche delle parti sociali per "fornire strumenti di comunicazione agli operatori che lavorano con le aziende e con i lavoratori" e per "aiutare anche i professionisti della comunicazione".
Il progetto - presentato dalla responsabile scientifica Barbara Pojaghi, preside della Facoltà di Scienze della comunicazione, dalle docenti Paola Papakristo, Gianna Angelini e Lucia D'Ambrosi - ha anche una finalità formativa: trasferire agli attori coinvolti competenze adeguate per poter continuare ad operare in autonomia. L'Inail ha messo a disposizione anche una borsa di dottorato che partirà a breve.
Il progetto coinvolge tutti i soggetti interessati: lavoratori, datori di lavoro e istituto previdenziale, per poter veicolare più efficacemente la cultura della sicurezza. Questa prima fase ha riguardato l'analisi della campagne di comunicazione finora attuate, tramite confronti a livello nazionale e internazionale. La fase successiva consiste nella ricerca sul campo tra lavoratori e datori di lavoro, in particolare dei settori edile e agricolo. Infine, sarà formulata una proposta di comunicazione strategica, che andrà poi monitorata per verificarne l'efficacia.
Dall'analisi delle campagne Inail dal 2008 al 2011, dello scenario internazionale e degli altri materiali a supporto – brochure, manualistica, prodotti multimediali – realizzati dall'ente, sono emerse tre principali aree di criticità. La prima è la mancanza di monitoraggio successivo all'attuazione della comunicazione, mentre invece è necessaria un'indagine per riscontrare se e come i lavoratori abbiano recepito il messaggio. Bisogna, quindi, definire il target sia dal punto di vista socio demografico, sia da quello psicografico. Anche gli strumenti utilizzati non sono sempre adeguati rispetto agli obiettivi e al destinatario: ad esempio, un video ben realizzato sui rischi in agricoltura distribuito in cd difficilmente sarà visto dai lavoratori. Oppure, per distribuire il materiale informativo può essere necessario utilizzare degli intermediari o organizzare eventi adeguati. I punti di forza, invece, sono il messaggio ben definito è il linguaggio utilizzato. Gran parte del materiale prodotto finora, molto valido nei contenuti ,può essere riutilizzato, ottimizzandone le strategie di diffusione.

 

 

 

 

 

 

 

 


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