n. 82 del 23 aprile 2012
Comunicato stampa n. 82/2012 di lunedì 23 aprile 2012 | |||
"Unifestival, vogliamo il bis". Gli studenti già aspettano il dopo Festival | |||
Cliccare sull'immagine per ingrandirla Grande partecipazione ed entusiasmo di studenti, scuole e di pubblico per la seconda edizione di Unifestival, il festival nazionale degli studenti universitari di Macerata, che ha ravvivato il centro storico della città dal 18 al 21 aprile. Ad essere premiate sono state soprattutto quelle iniziative che hanno portato in risalto il talento e la creatività dei giovani, quest'anno più numerose rispetto alla prima edizione, perfettamente in linea con lo spirito originario dell'Unifestival."Gli studenti – commenta il rettore Luigi Lacchè - hanno fatto un lavoro splendido, proponendo un festival di alto profilo culturale. E' una delle esperienze più interessanti in Italia e siamo orgogliosi che parta da Macerata. Abbiamo con noi anche gli enti territoriali e i rappresentanti degli operatori economici. Significa che la cultura, la gioventù, gli studenti, l'Università insieme a tutti questi soggetti possono veramente far emergere Macerata come città della cultura". Sebbene le condizioni meteo non siano state favorevoli per le iniziative previste all’aperto, l’organizzazione dell’Università di Macerata si è dimostrata tempestiva nello spostare gli appuntamenti all’interno dei locali disponibili. I cortili di antichi edifici, come quello di palazzo Ciccolini, hanno così contribuito ad aumentare la suggestione degli spettacoli ospitati. La partecipazione del pubblico agli eventi serali è stato sostanzialmente uniforme nel corso di tutte le serate. A registrare il tutto esaurito sono stati gli spettacoli e le rappresentazioni teatrali: da "Piange, piange Maria, povera donna" per la regia di Allì Caracciolo al sorprendente "Ritorno dell'eco" della Compagnia Manet fino a “Shakespeare’s cut” del gruppo Ersu Studio-teatro guidato dal regista Rodolfo Craja. “Sono rimasta molto colpita - conferma Lucia, studentessa di Scienze Pedagogiche - sia dal festival in generale, ma in particolare, dalle kermesse teatrali come Shakespeare’s cut”. Impossibile anche solo entrare nel cortile del Dipartimento di Filosofia, affollato dagli spettatori dell'originale "Caffè al mirto,", vetrina per giovani talenti spesso oscurati e trascurati nel panorama teatrale odierno. "E' stato davvero meraviglioso! Hanno talento da vendere tutti quanti!" commenta Ludovica, 22 anni, studentessa di Lettere e filosofia. Sabato scorso, molti maceratesi, e non, hanno anche potuto scoprire il ricco patrimonio di opere d'arte del Novecento italiano custodito da Palazzo Ricci, grazie alle visite guidate organizzate nel più ampio progetto "Arte linguaggio dell'essere", che ha previsto l’esposizione delle opere di alcuni studenti e diplomati dell’Accademia di Macerata nello spazio Mirionima. Molto apprezzate le mostre, sia quelle allestite nei locali dell'ex Upim – come le spettacolari foto di Marco Gentili o l'excursus sui "150 anni di Sussidiarietà" - e quella sulla goliardia, ancora visitabile lungo i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza, dove feluche, mantelli, foto e documenti d'epoca fanno rivivere i gloriosi anni di questo fenomeno. L'Unifestival ha contribuito anche a far conoscere la bravura degli allievi del Conservatorio Pergolesi di Fermo - "I loro concerti sono stati ricchi di suggestioni", testimonia Deborah, studentessa di Giurisprudenza - e l'entusiasmo degli studenti dell'Istituto d'arte e del Liceo Scientifico. “Bellissima iniziativa e atmosfera coinvolgente – dice Lucia, ex studentessa dell’Università di Bologna –. Vorrei consigliare agli organizzatori della manifestazione di proporla più spesso, poiché noi giovani ne siamo molto entusiasti”. Tamara dell’Università di Camerino suggerisce, invece, di coinvolgere l’Unicam in questi appuntamenti del festival maceratese. L'Unifestival, comunque, non è ancora finito, ma prosegue nel Dopo Festival: a maggio, appuntamento con le presentazioni di "Macerata racconta" nonché con il workshop "Studenti oggi, professionisti domani" della Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi, che ospiterà Malek Twal, sottosegretario alle riforme istituzionali nel governo Giordano e delegato dell’Ue al regno Hashemita di Giordania. A giugno, di nuovo il grande teatro con "Leonce e Lena" di Georg Büchner per la regia di Allì Caracciolo con la consulenza scenografica di Roberto Cresti. In arrivo anche lo spettacolo medioevale della Compagnia d'Arme Grifone della Scala, rimandato a causa del maltempo. Per tenersi sempre aggiornati: www.unifestival.unimc.it
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